Nel 1992 abbiamo trasportato la cantina dal casa del bisnonno Federico alla nuova casa/cantina di Pier Paolo.
Pur guardando avanti, abbiamo mantenuto e recuperato alcuni botti del nonno Ottaviano, i tini e qualche botte di Federico, mio padre.
Dagli anni 2000 abbiamo iniziato il percorso per ridurre la solforosa nei vini, negli anni che ce lo hanno permesso siamo stati radicali (es. 2004 1 mg/lt di solforosa libera nel Vernero, così come nel 2008 etc..)
Nel 2010 ci siamo imposti di produrre vini naturali, senza le aggiunte consentite dalle leggi. Pensiamo che il vino sia un alimento, utile alla salute, e nel pensiero comune è esclusivamente uva fermentata. Per rimanere fedeli a questo principio non utilizziamo lieviti ed enzimi industriali e , se l’annata non lo permette, preferiamo rinunciare alla produzione di alcuni vini.
Anche in cantina il nostro pensiero è che il vino si evolve autonomamente, ogni anno è una scoperta e solo l’ottima relazione tra l’uva e la cantina ci permette di ottenere negli anni vini di grande carattere e di lunga durata negli anni.
Oggi il nostro Vermentino bianco, Vernero, Federico I° si bevono anche ad oltre 20 anni dalla vendemmia.
Un auspicio?
Che i nostri nipoti possano godere di qualche bottiglia dimenticata in cantina.
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